Pignolata al miele o “turdilluzzi”, questo tipo di dolce e tipico in tutto il meridione. Vi è un’infinità di ricette dipende dalla zona in cui sono fatti. La mia è una ricetta antica di quando il lievito chimico era, ancora, sconosciuto, non hanno neanche troppo calorie il dolce è dato solo dal miele (io preferisco usare quello di millefiori o di acacia.) È un impasto di uova e farina con un pizzico di sale, lavorato e fatto a filoncini sottili, tagliato a piccoli pezzetti, fritti in olio e poi passati nel miele caldo. A questo punto non resta che mangiarli e come si dice, uno tira l’altro!
La pignolata al miele fa parte della cultura dolciaria calabrese e non può mancare per Natale, (nel reggino si usa tanto anche a carnevale) non sarebbe la stessa cosa senza la pignolata calabrese sulla tavola delle feste.
Ingredienti
- 4 uova
- 300 gr farina 0
- 1 pizzico di sale
- 200 gr di miele
- 1/2 litro di olio per frittura
1. Rompere le uova in una ciotola, aggiungervi il pizzico di sale, sbattere con la forchetta, gradualmente aggiungere la farina continuando a sbattere,riprendere la lavorazione con le mani sulla spianatoia, per 10/15 minuti, deve essere un panetto liscio,non appiccicoso, abbastanza duro ma non troppo.
2. Stendere dei filoncini sottili, tagliare a piccoli pezzetti.
3. Friggere in abbondante olio finché non sono dorati, il passaggio cottura è molto importante devono essere ben cotti all’interno ma non devono diventare scuri.
4. Farli scolare dall’unto in eccesso su carta assorbente da cucina.
5. Riscaldare il miele in un tegame abbastanza capiente, prima che raggiunga il bollore tuffarvi i turdilluzzi e farli impregnare bene da tutte le parti. Possono essere guarniti con codette colorate o confettini a proprio gusto.
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